La sola correzione delle aberrazioni di ordine basso (miopia, ipermetropia e astigmatismo) non sempre garantisce il completo ripristino, mantenimento e/o miglioramento della visione. Spesso anche quando si legge con acuità visiva di 20/20 sia da lontano che da vicino, si presentano situazioni in cui si vedono immagini sfuocate. Studi condotti in passato hanno evidenziato che, una volta corrette le aberrazioni di ordine inferiore, quelle di ordine superiore divengono fattori significativi per la qualità visiva. Forse, invece di parlare di “aspettative realistiche”, dovremmo prendere in considerazione per questi pazienti la prescrizione di lenti a contatto asferiche.
Misurazione e correzione delle aberrazioni di ordine superiore.
Gli aberrometri tipo “Shack-Hartmann” sono gli aberrometri clinici più comuni e possono essere utilizzati per scopi diversi, compresa la misurazione oggettiva dell’errore refrattivo e della dimensione della pupilla, ma vengono molto spesso impiegati per quantificare le aberrazioni di ordine superiore. Le aberrazioni di ordine superiore clinicamente significative sono generalmente classificate dal terzo al sesto ordine. Nella popolazione normale ed in salute, l’aberrazione sferica è una delle più diffuse aberrazioni di ordine superiore ed è causata dal fatto che i raggi luminosi provenienti dalla periferia della pupilla vengono deviati in misura maggiore o minore rispetto a quelli che la attraversano al centro. In ultima analisi, gli aberrometri ci permettono di comprendere meglio il sistema visivo dei nostri pazienti. L’aberrazione sferica può dare sintomi di visione sfocata, abbagliamenti, aloni ed effetti di tipo starburst (luce scoppiettante). Gli effetti visivi dell’aberrazione sferica dipendono dalla dimensione della pupilla, e i sintomi sono minori o del tutto assenti nei soggetti con pupille più piccole. Questi sintomi vengono spesso avvertiti in modo particolare in condizioni di bassa luminosità o di basso contrasto luminoso. Fortunatamente l’aberrazione sferica è relativamente semplice da ridurre, perché è simmetrica rispetto all’asse visivo, contrariamente ad alte aberrazioni di ordine superiore che variano in orientamento. Nella nostra società la popolarità della visione ad “alta definizione” si è estesa dai televisori alla chirurgia refrattiva e agli impianti di lenti intraoculari. Gli strumenti ottici mantengono la promessa dell’alta definizione grazie alla riduzione delle aberrazioni di ordine superiore; ciò ha messo in evidenza quanto sia importante la correzione dell’aberrazione.
Lenti a contatto asferiche.
Le lenti a contatto morbide vengono generalmente realizzate con superfici sferiche che possono indurre un’ulteriore aberrazione sferica nell’occhio. Nelle lenti a contatto asferiche la forma della lente varia andando dal centro verso la periferia. Attualmente sono disponibili sul mercato numerose lenti a contatto disposable asferiche, sia hydrogel che silicone hydrogel, con programmi di sostituzione da giornaliero a mensile. E’ importante notare che non tutte le geometrie asferiche sono uguali. Alcune lenti a contatto asferiche sono ideate per contrastare le aberrazioni sferiche indotte dalla sola lente a contatto, mentre altre geometrie riducono al minimo la combinazione di aberrazioni insite nell’occhio della popolazione media con le aberrazioni indotte dalla lente a contatto stessa. Gli ultimi sviluppi della tecnologia asferica riguardano non solo la migliore correzione mirata per ogni intervallo di 0.25 D dell’intera gamma dei poteri, ma anche geometrie che comportano una variazione della forma della lente a contatto, e perciò della sua ottica, una volta che la lente viene applicata sull’occhio. Spesso durante i controlli dell’acutezza visiva i pazienti affermano di avere problemi con la guida notturna o con la lettura delle slides durante le conferenze, e questi sintomi vengono etichettati come “normali”. Questi problemi visivi possono essere dovuti ad una aberrazione sferica non corretta. Quindi bisogna essere sempre aggiornati sulle più recenti innovazioni tecnologiche nell’ambito della geometria delle lenti a contatto. La geometria asferica delle lenti a contatto può risultare vantaggiosa per quei pazienti che lamentano visione sfuocata, riflessi e aloni o che possono avere diametri pupillari di grandi dimensioni o un vizio di refrazione elevato. Più elevato è il vizio refrattivo e maggiore è l’entità dell’aberrazione sferica indotta dalla superficie sferica delle lenti. Le aberrazioni aumentano anche all’aumentare del diametro della pupilla: pazienti con pupille oltre i 5mm. o che lavorano o studiano in ambienti poco luminosi, possono essere maggiormente soggetti alle aberrazioni sferiche. Tuttavia è importante ricordare che una diminuzione delle aberrazioni di ordine superiore risulta più rilevante nel caso in cui le aberrazioni di ordine inferiore vengono minimizzate. Ci sono alcune avvertenze da tener presenti quando si applicano lenti a contatto asferiche. Una lente con ottica asferica decentrata può in effetti peggiorare la visione rispetto a una lente con ottica sferica, ed è quindi opportuno verificare il centraggio di questo tipo di lente. Inoltre, alcune lenti a contatto asferiche sono indicate per la correzione di un certo range di aberrazione sferica, a causa di limitazioni intrinseche nella geometria delle lenti stesse o nella capacità produttiva. Infine, non tutte le aberrazioni di ordine superiore riscontrate nei pazienti rientrano nel range della popolazione normale. Se una certa geometria può ridurre le aberrazioni e migliorare la qualità visiva per un dato paziente, quella stessa geometria potrebbe non risultare migliorativa per la visione di un altro paziente. Non disponendo di un aberrometro, è più opportuno istruire i pazienti sui benefici delle lenti a contatto asferiche e incoraggiarli a verificare la qualità visiva utilizzandole nelle loro condizioni ambientali quotidiane.